Vivere non è un gioco da ragazzi: location e dove è stata girato

Vivere non è un gioco da ragazzi è la nuova serie della Rai che andrà in onda in prima serata su Rai Uno a partire da questa sera, lunedì 15 maggio, per tre puntate. La serie andrà in onda, dunque: lunedì 15 maggio, lunedì 22 maggio e lunedì 29 maggio. Il cast è d’eccezione e numerosi sono gli attori di grande successo che hanno preso parte a questo progetto. Vediamo qui la location e dove è stato girato Vivere non è un gioco da ragazzi.

Vivere non è un gioco da ragazzi: location e dove è stata girato

Vivere non è un gioco da ragazzi, location

Vivere non è un gioco da ragazzi è stata realizzata con il supporto dell’Emilia Romagna Film Commission ed è di fatti ambientata a Bologna, città ove vivono tutti i protagonisti. La location è dunque la bellissima città emiliana, con luoghi che esistono nella realtà ed altri che sono inventati.

Tra i luoghi originali troviamo: il Domy Bar, il Giardino Cep Barca 2, il Poliambulatorio Reno. Tra i luoghi inventati invece troviamo: il bar dei genitori di Lele, chiamato Bar Anna e Marco ed anche l’appartamento che sorge in un caseggiato urbano nel quartiere tra Saragozza e Casteldebole.

A tutto ciò fanno ovviamente sfondo le grandi bellezze di Bologna come: il porticato bolognese, Piazza Grande, i Giardini Margherita, Le due Torri, Piazza Santo Stefano, la Basilica di San Luca e tutte le altre icone della città di Lucio Dalla. Questa è la location e dove è stato girato Vivere non è un gioco da ragazzi.

La trama

Lele ha 18 anni ed è un bravo ragazzo ed ha origini umili, il padre è un artigiano che è stato truffato da un imprenditore senza scrupoli. Il ragazzo frequenta una buona scuola di Bologna e qui si innamora di Serena, bellissima ed intelligente, la classica reginetta della scuola. Lui una sera, per fare colpo sulla ragazza, prende una pasticca e così si ritrova risucchiato da un vortice di droga e discoteche. Lele resta senza soldi e per mantenere il suo stile di vita inizia a comprare le pasticche nel suo quartiere per poi rivenderle in discoteca.

Lele vende una pasticca al suo amico Mirco, che il giorno dopo viene trovato privo di vita. Per lui iniziano i sensi di colpa ed inizia un vero e proprio calvario che stravolge la sua vita, il suo rapporto con Pigi, con Serena e con i suoi genitori. Il tutto però coinvolge anche il resto del gruppo perché c’è un giro di omertà che porta ciascuno del gruppo a fare i conti con i propri fantasmi interiori. Dopo un periodo di dolori e scoperte, Lele confessa tutto e questo scatenerà una vera e propria epidemia di verità.
Vivere non è un gioco da ragazzi: location e dove è stata girato