Allerta vitamina D: ecco cosa accade se hai carenza

La vitamina D è tra quelle vitamine che ricoprono dei ruoli davvero fondamentali per il buon funzionamento di tutto il nostro organismo. La carenza di tale vitamina, che significa quindi una quantità bassa o insufficiente di quest’ultima nel nostro corpo, non è affatto una condizione rara ma anzi riguarda circa un miliardo di persone in tutto il mondo. Il calcitriolo, cioè la forma più attiva della vitamina D, è l’unità base in grado di garantire la salute delle ossa e di conseguenza risulta essere di vitale importanza per l’integrità del sistema scheletrico.

Ma come si capisce se l’organismo soffre di carenza di vitamina D?

Per verificare i reali livelli di questa vitamina D nell’organismo, è necessario andare in un laboratorio di analisi e richiedere la misurazione dei livelli sanguigni di 25-idrossi-vitamina D. Nel caso in cui si dovesse riscontrare una carenza di questa vitamina è il caso di conoscere bene tutte le conseguenze a cui si va incontro e si tratta di conseguenze che possono variare in base a molteplici fattori come, ad esempio, l’età: il rachitismo nel caso dei ragazzi, osteomalacia e osteoporosi.

Da cosa deriva la carenza di vitamina D?

Normalmente questa vitamina dovrebbe essere sintetizzata dall’organismo ma è possibile introdurla anche attraverso la dieta. Quando il nostro organismo non riesce a sintetizzarla, le cause possono essere diverse tra cui: l’assunzione di farmaci, malattie che interessano reni e fegato o aumento del fabbisogno giornaliero. Gli esperti sostengono che un ottimo metodo naturale per incrementare i livelli di vitamina D è quello di esporsi alla luce solare.

Quali ruoli ricopre la vitamina D?

Tra i ruoli spiccano l’aiuto alla crescita nei bambini, il rinforzo delle ossa e la facilitazione dell’assorbimento del calcio nell’intestino. E’ anche possibile introdurre la vitamina D tramite certi alimenti ovvero tramite quelli che ne contengono una maggiore quantità quali i funghi, le uova e alcune specie di pesce.

La vitamina D viene anche chiamata la “Vitamina del sole” perché un’esposizione continua e mirata comporta l’attivazione di una produzione endogena da parte dell’organismo. E’ però necessario precisare che non è un passaggio così facile perché la vitamina appena generata si trova nella forma inattiva e per passare all’attiva deve subire delle reazioni nei reni e nel fegato.