10 Lire micro: ecco quanto valgono al giorno d’oggi

Le monete da 10 lire hanno davvero fatto la storia e ce ne sono alcune che oggi possono valere anche oltre 20.000 euro. Iniziamo questo nostro viaggio nel tempo con le monete da 10 Lire del Regno di Sardegna di Vittorio Emanuele II, monete da vennero coniate in oro nel periodo dal 1850 al 1860. Questo conio avvenne nella zecca di Torino e in quella della zecca di Genova.

Tali monete vennero anche conosciute come le 10 Lire collo lungo e ritraevano sul dritto il profilo del Re Vittorio Emanuele II mentre sul verso sono presenti la croce, la corona e il collare dell’Annunziata. Ad oggi, se conservate allo stato Fior di Conio possono arrivare a valere fino a 12.000 euro.

Adesso passiamo ad esaminare le 10 Lire Vittorio Emanuele II Re Eletto dell’ano 1860. Si tratta di una moneta da 10 lire che è stata coniata dalla zecca di Bologna in oro in cui sul lato del diritto c’è il profilo del Re Vittorio Emanuele II e sul verso troviamo il valore delle 10 Lire intorno ai due rami di lauro incrociati. Nel miglior stato in cui può trovarsi una moneta di questo genere, cioè quello in Fior di Conio, essa vale 25.000 euro.

Da non dimenticare sono però anche le diverse monete da 10 Lire che sono state coniate durante il regno di Vittorio Emanuele III ovvero tra il 1910 e il 1912, monete chiamate Aratrice. Negli anni successivi, poi, nel 1926 e nel 1927 ne vennero coniate delle edizioni speciali appositamente per i numismatici. In queste monete sul dritto c’è il ritratto di Vittorio Emanuele III mentre nel rovescio è rappresentata Aratrice a simboleggiare l’Italia agricola di un tempo.

Tale moneta è molto ricercata soprattutto dai collezionisti al punto che una 10 Lire Aratrice del 1912 in Stato Fior di Conio oggi può arrivare a valere fino a 9.000 euro. Appena qualche anno fa, precisamente nel 2015, una moneta in Stato Fior di Conio delle 10 Lire dell’edizione datata nel 1926 è stata battuta per la cifra di 23.600 euro.