Il francobollo rappresenta ancora oggi una delle invenzioni più importanti della storia più recente della comunicazione umana, avendo facilitato di parecchio il traffico della corrispondenza postale in quanto permette di pagare in anticipo l’importo della tassa per il trasporto postale. Si tratta, però, di un’invenzione non così tanto antica, considerando il fatto che che il primo francobollo risale al 1840.
Esso però ha molto rapidamente modificato la concezione della corrispondenza, migliorandone notevolmente l’efficienza ed avendo contribuito a sviluppare il concetto di filatelia, cioè lo studio e la collezione dei francobolli. In pochissimi anni i francobolli hanno trovato una vasta diffusione e questo ha portato alla creazione di un enorme numero di esemplari dal valore alquanto differente che sono indispensabili per raggiungere la “quota di affrancatura” necessaria, a seconda del tipo di spedizione.
Dopo lo sviluppo del Penny Black, che è stato il primo francobollo, nel 1840 tutti gli stati del mondo hanno iniziato a produrne, anche quelli italiani che non erano ancora uniti; è stato poi il picco del Risorgimento ad unire l’intero paese dal 1861 (e nel 1870 anche lo Stato Pontificio entrò a farne parte).
Gli appassionati di numismatica ricercano da ormai parecchi anni i rari esemplari che furono realizzati dai singoli stati che compongono la penisola, ma che furono poi quasi subito sostituiti una volta che è stato istituito il Regno d’Italia, che in poco tempo adattò e sviluppò una serie nuova da utilizzare da quel momento in avanti.
Una delle emissioni più rare che sono state emesse in Italia prima che diventasse un paese unito è rappresentata dal francobollo da 80 centesimi sviluppato dal governo provvisorio del ducato di Parma nel 1858. Una serie di questi francobolli in buone condizioni può addirittura superare i 15.000 euro ma anche singolarmente il valore diventa particolarmente interessante: all’asta un singolo francobollo di questo genere vale fino a 5000 euro, e rappresenta l’emissione filatelica singola più preziosa di tutto il nostro paese.