Hai ancora questo buono postale? Ecco quanto vale oggi

buoni fruttiferi postali sono dei veri prodotti di investimento finanziario che, insieme ai libretti postali di risparmio, costituiscono il vero senso di risparmio e si presentano in due modi differenti: sia nella forma tradizionale cartacea rappresentati, quindi, da titoli cartacei e sia nella forma dematerializzata ovvero come registrazioni contabili di un credito che è in favore del titolare nei confronti dell’emittente.

I buoni fruttiferi postali vengono emessi dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A., ovvero una società controllata in gran parte dallo Stato e di cui lo Stato italiano ne è il garante diretto. Ma vi siete mai chiesti qual è il valore odierno di un Buono fruttifero postale dalla bellissima cifra di 1 milione di lire della serie Q, che è stato emesso il 18 gennaio del 1991? La prima cosa da fare in questo caso è convertire le lire in euro, quindi 516,46 euro e poi andare a verificare i tassi d’interesse che sono previsti dall’emissione.

I tassi di interesse a tal proposito sono: 8% per i primi 5 anni; 9% dal 6° al 10° anno; 10,5% dall’11° al 15° anno; 12% dal 16° al 30° anno. Questi interessi sopra riportati sono al lordo della tassazione del 12,50%. Poste Italiane li calcola invece al netto di anno in anno e non alla scadenza di quel determinato Buono fruttifero postale. Ad esempio, un Buono fruttifero postale da 516,46 euro dopo l’arco di 5 anni vale 724,36 euro e dopo 10 anni questo valore sale fino a 1.058,18 euro.

Al termine del 15° anno, il suo valore salirà ancora e arriverà a toccare i 1.642,19 euro (1.058,18 x 1,091875^5). E al ventesimo anno, finalmente, che il montante diventa di 2.705,42 euro e fino a qui, il regime degli interessi è a capitalizzazione composta, ovvero vuol dire che gli interessi fruttano a loro volta altri interessi. Dal ventesimo anno, la capitalizzazione diventa poi piuttosto semplice perché a fruttare gli interessi è solo il capitale per cui, il calcolo cambia.