Per la maggior parte degli italiani, il mutuo, considerando la dimensione (quindi superiore ai 120mila euro) e la durata (tra i 20 e i 25 anni), è il contratto finanziario più importante che si possa fare nella vita. Per tale ragione è, quindi decisivo, prima di apporre la propria firma, effettuare un’attenta analisi del prodotto e di ciò che offre il mercato.
Decidere di approcciarsi al prestito ipotecario con delle scarse conoscenze finanziarie (su come si muovono i vari tassi e l’inflazione) e di prodotto, può costare però davvero molto caro. Essendo un contratto a leva finanziaria (quindi di debito) e per di più di un periodo lungo, ogni errore subisce, così, un effetto moltiplicatore ma fortunatamente vale anche il contrario.
Informarsi anticipatamente sulle varie opzioni che ci sono in campo e sui problemi potenziali da poter evitare può fare abbattere ancora di più il costo dell’operazione. Informarsi bene vuol dire, infatti, anche conoscere tutto quello che riguarda l’universo fiscale che ruota attorno ad un mutuo e all’acquisto in generale di una casa.
Inoltre, al fine di poter evitare di stipulare il “mutuo pigro” (ovvero quel mutuo che può arrivare a costare tra gli interessi e i costi aggiuntivi ben oltre 50mila euro in più rispetto al “mutuo perfetto”, quello tagliato su misura sul proprio profilo ed ottimizzato poi anche sul fronte degli oneri) bisognerebbe compiere, però, un doppio salto informativo.
Il primo salto consiste nel comprendere in che modo sono formati i tassi di un mutuo (sia per quanto riguarda il variabile che il fisso) e quali sono i fattori che nel tempo possono modificarli. Il secondo passo riguarda degli aspetti più contrattuali, quindi bisogna concentrarsi sugli oneri accessori del mutuo e sulle assicurazioni obbligatorie. Acquisire una grande consapevolezza in questi due campi può quindi renderci più sicuri e può anche colmare il gap di conoscenze con chi ci propone un finanziamento e per saper direzionarlo verso il mutuo migliore possibile.