La nuova Skoda Scala è una compatta a cinque porte, il cui nome è stato scelto appositamente per il suo significato in latino: in quanto essa è un “gradino superiore” rispetto alla Rapid Spaceback che va a sostituire. Basata sulla piattaforma MQB A0, usata per le utilitarie recenti Seat Ibiza e Volkswagen Polo, essa è però ben più grande ed è lunga 436 cm, alta 147 e larga 179.
Gli interni della Skoda Scala sono davvero molto spaziosi e ben pratici: il cassetto di fronte al passeggero anteriore è di tipo refrigerato e i vani portaoggetti sono molto ampi e il baule ha una capienza di 467 litri, che passano anche a 1410 abbattendo, quindi, lo schienale del divano.
Il vano è attrezzato con dieci ganci portaborse e con tre tasche a rete posizionate sotto la cappelliera, ha il piano di carico ad altezza variabile in base alle esigenze e un’apertura elettrica del portellone: praticamente una raffinatezza da auto di lusso. Una volta evoluto l’intero sistema multimediale, interamente riprogettato e con una connessione perenne al web, che sarà montato anche poi nei successivi modelli del gruppo Volkswagen: quello più ricco presenta uno schermo di 9,2’’ montato a sbalzo al centro della plancia.
Tecnologico è però anche il cruscotto di tipo optional e digitale con display di 10, 25’’. Oltre a questo c’è poi anche un’ampia scelta di motori della Skoda Scala, tutti turbo: a benzina ci sono il 1.0 a tre pistoni che vanno dai 95 ai 116 CV e il 1.5 con ben quattro cilindri composti da 150 cavalli. A gasolio c’è soltanto il 1.6 TDI da 116 CV, mentre non mancherà una variante a metano del “mille”, con ben 90 CV: le sue bombole contengono 14,2 kg di gas, mentre quello della benzina è di soli 9 litri.
Tutti i motori, tranne quello meno potente a benzina, si abbinano perfettamente al cambio robotizzato con 6 o 7 rapporti. E, più avanti, potrebbe anche arrivare ad una versione ibrida. Se si guidassero due esemplari di preserie della Skoda Scala, con la carrozzeria camuffata: una 1.0 da 116 CV e con un cambio manuale a sei marce abbinata alla trasmissione automatica, si noterebbe che i motori convincono per la loro massima silenziosità oltre che per la ridotta presenza di vibrazioni.