Nuovo bonus da 100 euro a Luglio 2023: ecco chi può chiederlo

Il bonus 100 euro è noto anche come trattamento Integrativo Irpef, o meglio ancora come (ex) bonus Renzi e sta proseguendo anche in questo 2023 e prevede un importo di 1.200 euro annui che sono impartiti in 12 rate mensili e per chi possiede un reddito non superiore agli 28.000 euro. Questo importo potrebbe ridursi o addirittura non essere concesso se le detrazioni fiscali superano l’imposta lorda dovuta. Andiamo, quindi, a vedere come funziona e a chi spetta.

Il bonus 100 euro del mese di Luglio del 2023, riconosciuto soltanto ai lavoratori dipendenti, fa parte delle misure che sono previste dal DL n. 3/2020 e che risulta nel cedolino paga come “trattamento integrativo“. Tuttavia, tale riforma fiscale ha eliminato il bonus per chi ha un reddito che non supera gli 28.000 euro.

Per capire a chi possa spetta questo ormai ex Bonus Renzi, è importante considerare a quanto ammonta l’importo del reddito. Esso arriva fino ai 15.000 euro annui ed è di 100 euro al mese. Questo importo deriva da un intervento che riguarda la normativa originale e che prevede il riconoscimento di una somma di 1.200 euro se il reddito complessivo non è superiore ai 15.000 euro.

Nel 2022, ci sono stati dei cambiamenti nelle norme per il riconoscimento del trattamento integrativo e in questo caso vediamo che esso viene riconosciuto direttamente nella busta paga, viene ricalcolato e poi verificato con la dichiarazione dei redditi, e se risulta non dovuto anche in parte, allora deve essere restituito. Per chi ha dei redditi che variano dai 15mila ai 28mila euro, il trattamento integrativo del 2022 è riconosciuto però se sono presenti due condizioni:

  • l’imposta lorda dei redditi deve intanto essere superiore alle detrazioni fiscali per il lavoro dipendente;
  • l’imposta lorda deve essere inferiore alla somma delle detrazioni specifiche.

Abbiamo visto inoltre che il Decreto legge n. 3/2020, convertito con la legge numero 21 del 2 Aprile 2020, riconosce questo bonus per i lavoratori dipendenti che hanno un reddito annuo inferiore ai 28.000 euro, sempre però a condizione che l’imposta lorda superi le detrazioni fiscali. Tutto ciò è stato reso possibile grazie all’abolizione dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive per queste determinate fasce di reddito, che ha liberato tutte le risorse da destinare al bonus.

La Legge Finanziaria di questo 2023 ha poi confermato la proroga del Bonus 100 euro. Come accennato prima, infatti, il bonus non viene più concesso a chi ha un reddito più alto di 28.000 euro e anche per chi possiede un reddito tra 24.600 euro e 28.000 euro, il bonus viene comunque ridotto progressivamente.