A partire dal mese di Luglio, aumenteranno tutti i contributi per i nuclei familiari fino ad almeno il 30 giugno del prossimo anno 2024, così come è stato riportato nel Fascicolo previdenziale del cittadino, che si trova sul sito ufficiale dell’Inps. L’assegno unico sarà erogato, come sempre, tra le giornate del 20 e del 30 luglio e per quel periodo, dovrebbero essere già state accettate le nuove domande e i nuovi assegni maggiorati.
Con la rivalutazione annuale dei livelli di reddito familiare, c’è stata anche la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per tutte le famiglie di operai e di impiegati (FOI), che è stata ovviamente calcolata dall’Inps. Come previsto dalla circolare, infatti, per i nuclei familiari che sono composti da maggiorenni, gli aumenti partiranno dal reddito minimo di 31’569 euro.
Questi aumenti previsti sono proporzionali all’aumento dei componenti di un nucleo famigliare e sono anche inversamente proporzionali all’aumentare del reddito. Per fare un esempio, nella fascia più alta, cioè quella tra 66mila e 70mila euro, l’aumento è previsto soltanto se sono presenti sette membri nel nucleo famigliare. Ma se non ci sono figli, ma c’è comunque un parente inabile, allora le fasce di reddito si abbassano e il minimo è poco al di sopra dei 28mila euro.
Gli aumenti saranno, quindi, più contenuti per le famiglie che non hanno figli e che non hanno dei parenti inabili e in questi casi, gli aumenti partono dai 15mila euro. Si superano, invece, i 100 euro di assegno, solo per i nuclei famigliari molto numerosi, cioè oltre i cinque componenti aventi dei redditi bassi. La stessa cosa vale anche per le famiglie monoparentali, che vedranno degli aumenti a partire dai 17mila euro.
Le norme in vigore riguardo quest’assegno unico universale prevedono una maggiorazione di 30 euro per figlio, per i nuclei che hanno un Isee inferiore o pari ai 15’000 euro. La maggiorazione diminuisce però con l’aumento del livello Isee, fino ad arrivare al totale azzeramento nel momento in cui si raggiungono i 40’000 euro di reddito. Per i figli disabili e senza alcun limite di età, viene corrisposto un assegno che arriva ad un massimo di 189,20 euro, purché l’Isee del nucleo famigliare non sia però superiore ai 16’215 euro.