Si può guadagnare con le vecchie Lire? Ecco la risposta

Per chi è nato dopo gli anni 2002, anno in cui è entrata in vigore l’euro come moneta ufficiale in circolazione, la lira non dice chissà che cosa. Al massimo evoca un tempo lontano, che i propri genitori e i propri nonni descrivono in termini pieni di rimpianto e di malinconia, epoca in cui non esistevano i social e i cellulari erano poco diffusi; in quell’epoca avere uno stipendio da un milione non proprio un miraggio irraggiungibile.

Era solo che si trattava di un milione di vecchie lire. Si, tutto era decisamente più economico, ma le difficoltà non mancavano neanche in quel periodo. Dopo l’ingresso dell’euro sono cambiate moltissime cose sulla lira e dopo un breve periodo di convivenza forzata, è del tutto scomparsa dai portafogli, dalla spesa al supermercato e perfino depositi delle banche.

Oggi la vecchia moneta trova un ampio mercato per i collezionisti e per gli appassionati di numismatica ma per il resto non possiede un grandissimo valore. Le 100 lire lasciate in fondo ai vecchi cassetti, in effetti, oltre qualche ricordo malinconico, sono perlopiù di scarso valore anche se ci sono comunque delle eccezioni.

Possedere delle monete rare, coniate in numero limitato, può però valere una piccola vera fortuna. In questo caso è possibile venderle in un negozio di numismatica, oppure direttamente ad un collezionista ma anche mediante siti di e-commerce. Tra i pezzi che hanno maggiore valore stando a quanto si capisce dalle quotazioni del settore si possono ricordare:

  • le 10 lire del 1947 che presenta l’effige di un cavallo alato da una parte e di un ramo d’ulivo dall’altra che sono state quotate dai 6mila euro in su, tra le più preziose;
  • le 5 lire del 1955, coniate in 400mila esemplai dal valore di 2mila euro;
  • le 100 lire del 1955 quotate a partire dai 1000 euro;
  • le 200 lire del 1977 avente la scritta «prova» con un valore che parte dagli 800 euro.

Questi pezzi possono anche essere venduti nei negozi specializzati oppure direttamente a collezionisti più appassionati ma occorre avere una quotazione ufficiale della moneta, tenendo sempre conto del margine di guadagno del commerciante.