Hai i due euro con il libro? Ecco quanto possono valere

Le monete da 2 euro sono delle moneta bimetalliche il cui interno è stato realizzato in materiale nichel ed è stato poi rivestito con una lega di nichel-ottone mentre per quanto riguarda l’esterno esso è costituito direttamente da una lega di rame-nichel. La moneta da 2 euro presenta un diametro di 25,75 mm, uno spessore di soli 2,20 mm ed un peso di 8,50 g con il bordo finemente rigato e caratterizzato da delle lettere.

Tutte le monete presentano allo stesso identico modo una faccia comune che in gergo viene chiamata “rovescio” ed una specifica e diversa per ogni nazione che prende il nome di lato del “dritto”. Sul lato del rovescio che è opera dell’artista Luc Luycx, è presente verso sinistra il valore della moneta mentre invece sulla destra è presente un disegno che raffigura la mappa Europea attraversata da 6 linee che uniscono le 12 stelle simbolo dell’unità dell’Unione Europea.

Le monete da 2 euro presentano, oltre a tutto il resto, anche delle lettere e dei simboli specifici che sono diverse per ogni nazione sul loro bordo ed inoltre sono stati emessi anche vari tipi di esemplari di 2 euro commemorativi. In questo nostro articolo di oggi ci occuperemo però più nello specifico della moneta da due euro che raffigura l’immagine di un libro e adesso partiamo proprio dalla questa descrizione.

Al centro della moneta si trova il trattato firmato dai sei Stati membri fondatori su di uno sfondo che evoca la pavimentazione e che è stata disegnata dal magnifico artista Michelangelo. Oltre a questo troviamo anche la traduzione della parola «Europa» che compare proprio al di sopra del libro e la traduzione delle parole «Trattato di Roma 50 anni» che si trova, invece, incisa al di sopra del disegno.

L’anno di coniazione (2007) e il nome del paese emittente della moneta sono invece incisi sotto il disegno mentre sull’anello esterno della moneta vengono raffigurate le 12 stelle della bandiera Europea di cui stavamo parlando poc’anzi. Infine, i tre microstati che hanno aderito alla moneta unitaria, grazie agli accordi speciali (Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano) non hanno coniato la moneta, non essendo delle nazioni appartenenti all’Unione europea.