La storia delle monete è antichissima ed ha avuto un ruolo fondamentale nell’applicazione effettiva del contesto sociale economico, in quanto concettualmente si tratta dei primi oggetti riconosciuti per essere utilizzati come elementi di valore definito nel commercio, dotati perciò di potere intrinseco dai singoli stati e quindi dalle amministrazioni. E’ un concetto sicuramente fondamentale per l’adozione delle politiche odierne, e le monete da sempre sono caratterizzate da un’aura di vero e proprio entusiasmo ed interesse collezionistico, a partire da motivazioni storiche ma anche economiche. Le monete rarissime, anche restringendo il concetto a singole nazioni, sono indubbiamente molte ma risulta estremamente difficile trovarle.
L’Italia ha sviluppato un grande numero di emissioni nel corso della sua storia da “paese unificato”.
Quali sono le più rare?
Hai queste monete rarissime? Ecco quali sono
E’ possibile dividere la storia della lira in 3 grossi “tronconi”, analizzando le monete utilizzate solo da alcuni stati settentrionali preunitari, poi quelle concepite sotto il regno d’Italia dal 1861 al 1946 ed infine quelle “moderne”, ossia di natura repubblicana che sono state anche quelle coniate ed impiegate fino al 2002.
Ogni “fase storica” ha le proprie monete rare, ecco gli esempi più valevoli.
Parlando del periodo corrispondente all’epoca monarchica, indubbiamente le monete da 5 lire hanno rappresentato una delle varianti maggiormente comuni in senso assoluto, e di questa categoria di esemplari senza molti dubbi risultano essere quelle coniate esclusivamente nel 1901, conosciute come 5 lire Aquila Sabauda, in quanto la raffigurazione principale evidenzia proprio un’aquila con al centro del corpo lo stemma di casa Savoia, mentre sull’altro lato è presente il volto di Vittorio Emanuele III, all’epoca salito da poco su trono come Re d’Italia.
Circa un centinaio di queste monete fanno di questa moneta una delle più rare in assoluto parlando di storia nostrana: un pezzo in buono stato vale almeno 13 mila euro, ma con condizioni migliori un esemplare vale fino a 60 mila euro, mentre uno in condizioni perfette, dette anche Fior di Conio, possono essere valutate oltre 100 mila euro.
La motivazione che porta una rarità ed un valore così importante sono svariate, in primis è una delle prime monete con Vittorio Emanuele III ad essere realizzate, la tiratura è stata limitatissima anche e soprattutto a causa dell’eccessiva somiglianza di queste monete con altre dello stesso periodo, che spesso venivano modificate dai falsari per conferire un valore “falso” a quelle da 1 e 2 lire.
Ecco perchè una 5 lire Aquila Sabauda è importantissimi dal punto di vista storico oltre che collezionistico.