Sappiamo bene quanto ormai siamo diventati tutti “schiavi” delle bollette o almeno questo è quello che la società ci impone da molte decadi, dato che la condizione delle tante forniture energetiche è sempre rilevante ed interessante dal punto di vista economico e da quello abitudinario. Le bollette, com’è noto che sia, rappresentano il calcolo delle fatture delle tante forme di forniture di energia o di servizi e sono erogate anche ad intervalli regolari che di solito sono a cadenza mensile o bimestrale.
Quel che è il caso di dire è che le bollette sono percepite anche in modo “totalitario”, ovvero una condizione che porta anche ad aver sviluppato tante forme di truffa. Questo perché in maniera del tutto impulsiva consideriamo le fatture energetiche come urgenti e che vanno pagate. Il contesto delle varie forme di truffe sono però sempre più aggiornate, ed ecco perché bisogna stare attenti a quello che si sta per pagare.
Proprio in virtù di tale potere culturale che non è per nulla indifferente, anche grazie alla tecnologia, le truffe sono state da sempre molto diffuse già a partire da quelle che iniziarono con i finti call center e che utilizzavano la scusa di acquisire informazioni dell’utente come ad esempio il numero cliente oltre alle informazioni personali.
Molto comuni, nonostante siano in diminuzione rispetto a quel che era lo scorso decennio sono i finti operatori che girano porta a porta, che con la stessa dinamica sono sempre pronti a farsi dare le varie informazioni inerenti al contatore del gas o della luce, anche se ormai al giorno d’oggi tutte le letture vengono effettuate in modo telematico. Molto in voga sono invece le false fatture e le bollette che fanno ricorso a delle e-mail o SMS: sono sempre di più, infatti, le società energetiche fornitrici che fanno ricorso al web al fine di evidenziare lo stato di pagamento delle varie bollette.
Per riconoscerle è innanzitutto importante ricordare che tutte le aziende di luce e gas non fanno mai un ricorso diretto ad email per evidenziare una bolletta non pagata e spesso infatti le mail truffa hanno un linguaggio fin troppo allarmistico e non mancano neanche degli errori di ortografia per cui sarebbe sempre meglio affidarsi ad un sito o un’app ufficiale per verificare lo stato di pagamento.