Reddito di Cittadinanza, ecco cosa sa succedendo: lo sapevi?

Il Reddito di Cittadinanza è una misura di contrasto alla povertà che è finalizzata al reinserimento nel mondo del lavoro e anche all’inclusione sociale che è stata istituita con il decreto legge 4/2019 (convertito poi con delle modificazioni dalla legge 26/2019).

Nel caso in cui tutti i componenti del nucleo familiare abbiano un’età che sia pari o superiore ai 67 anni (oppure se magari convivono con persone in condizione di grave  disabilità o non autosufficienza di età inferiore a 67 anni), il Reddito di Cittadinanza viene chiamato Pensione di Cittadinanza. Il Reddito di Cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari che, al momento in cui si presenta la domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, risultano in possesso di certi requisiti economici, di cittadinanza e anche di residenza.

La legge di bilancio 2023 prevede inoltre che il Reddito di Cittadinanza, a decorrere dalla data del 1° gennaio 2023 e fino alla data del 31 dicembre 2023, venga riconosciuto per un periodo massimo di sette mesi, invece che di 18 rinnovabili. La riduzione di questo periodo di fruizione non si applica comunque ai nuclei al cui interno siano presenti delle componenti con disabilità, minorenni o con persone che hanno almeno sessant’anni di età.

Ma andiamo al centro di questo articolo e diciamo che, come è ormai noto da un po’ di tempo, il 2023 è l’anno dell’addio al Reddito di cittadinanza. La legge di bilancio 2023 n. 197 2022, ha stabilito a tal proposito che già dalla giornata di martedì 1 agosto 2023 alcuni nuclei familiari cessino subito di percepire questo contributo economico RDC. La platea delle famiglie che sono state considerate bisognose di sostegno economico verrà divisa dalla legge 197 2022 in due macro tipologie:

  • famiglie che hanno componenti disabili, minorenni o over 60, venti però un ISEE che arriva fino a 9360 euro annui;
  • famiglie composte soltanto da soggetti “occupabili” che possono lavorare ed aventi un ISEE fino a 6000 euro annui.

Il decreto legge 48 2023 detto Decreto Lavoro ha anche precisato a quale tipo di misura queste due categorie avranno diritto e per quanto riguarda le prime non cambierà nulla fino a fine anno dato che il RDC cessa il 31 dicembre e dal 1 gennaio 2024 potranno poi fare richiesta di Assegno di inclusione con durata 18 mesi, rinnovabili; per quanto riguarda le seconde, invece, il 31 luglio 2023 il RDC cessa e dovranno richiedere il Supporto formazione e lavoro con una durata massima 12 mesi.