Fastidioso, ma necessario, può essere considerato abbastanza in modo uniforme il Canone Rai, una forma di tassa vera e propria applicata al contesto dei consuumi, nello specifico in questo caso si parla di televisione, elettrodomestico che da moltissimo tempo fa parte delle vite dei cittadini italiani, ma non solo. Il concetto che è alla base del Canone Rai ha reso questa forma di imposta pura ad essere generalmente mal considerata da partte dei cittadini italiani, che da alcuni anni si trovano a pagarla in maniera automatica, in bolletta.
Cosa significa e perchè è stato scelto questo sistema?
Canone Rai in bolletta: come e perchè?
Il Canone Rai è chiamato così in modo improprio: il nome ufficiale è per l’appunto tassa televisiva, non essendo quindi una forma di pagamentto su base volontaria come è stato a lungo percepito per anni, e come molti contituano a voler credere che sia.
Ma è un’imposta, generata dallo Stato per il finanziamento del servizio pubblico ed in misura parziale anche per una forma di autosostentamento: una percentuale di quasi il 20 % di ogni importo viene anche tassato dallo stato, per questo risulta essere particolarmente importante indifferentemente dal governo di turno, non a caso sono stati molti i modi implementati per rendere l’imposta meno “sgradita” dalla popolazione che in maniera quasi unilaterale, si è sempre dimostrata critica e quasi sempre oltre la metà dei cittadini semplicemente non la pagava.
Dal 2016 è stato scelto l’accorpamento alla bolletta della luce, ossia dell’energia elettrica: attraverso questo sistema è stato reso meno “fastidioso” in quanto l’importo fisso, calcolato per ogni nucleo familiare che è munito di almeno un apparecchio televisivo, viene rateizzato, ed è stato comunque ridotto dai precedenti 113 euro a 90 euro, suddivisi per i primi 10 mesi dell’anno in importi da 9 euro l’uno. Attraverso questo sistema, che esenta anche dall’urgenza di dover pagare con il tradizionale bollettino, i governi recenti hanno comunque corrisposto una forma di aumento delle entrate relative, anche se il Canone Rai resta comunque una delle imposte più evase.
Pagare il canone in bollettat è quindi non una scelta, ma l’unica possibilità effettiva, anche se sono previste delle esenzioni ad esempio per chi non è munito di un televisore (in questo caso il titolare deve però compilare una certificazione in cui lo testimonia in maniera scritta) ma anche per gli anziani over 75 con reddito annuo limitatoo a 8000 euro, oppure anche categorie specifiche come i militari di stanza NATO in Italia, oppure i rivenditori di apparecchi televisivi.