Il mondo di Postepay è inevitabilmente legato a quello di Poste Italiane, ossia le tradizionali Poste dello stato che oramai esattamente 20 anni fa hanno concepito la prima forma di carta prepagata di pagamento proprietaria nonchè una delle prime forme di prodotti finanziari di questo tipo a trovare enorme seguito da parte della cittadinanza italiana. Si tratta di un processo lungo che in due decadi ha portato all’affermazione di concetti come il denaro elettronico anche nella vita di persone generalmente poco ferrate. Ma dove la Postepay non potrà essere più utilizzata?
Quali sono questi contesti?
Ed in generale quali sono le novità in vista di quest’anno?
Postepay, quali sono i pagamenti non più attivi?
Postepay viene associata alla carta, anzi alle carte prepagate sviluppate oramai in varie quantità da diversi anni: specificamente le più comuni sono la Classica e la Evoolution che hanno un funzionamento di base identico con la differenza sostanziale di una presenza di IBAN nella seconda versione.
Tutte le Postepay fanno ricorso ad un ecosistema di pagamento che permette di poterle utilizzare come delle carte di credito sia negli esercizi fisici ma anche e soprattutto online: seppur in alcuni casi criticate da parte della popolazione più smaliziata, le carte Postepay hanno avuto un enorme impatto dal punto di vista culturale, abituando al concetto di denaro elettronico migliaia di persone.
Postepay ha dovuto fare i conti con una serie di problematiche legate al contesto telematico di Internet, da sempre ricco di truffe potenziali che nel tempo hanno portato ad una serie di migliorie da parte del servizio: ad esempio l’adozione del sistema di sicurezza 3D Secure, ossia il tradizionale step aggiuntivo necessario per acquistare con Postepay prodotti e servizi online.
Il 3D Secure è una forma di identificazione di pagamento che fondamentalmente fa ricorso ad un SMS generato automaticamente dal sistema per confermare una transazione, che può anche operare attraverso l’app per smartphone del servizio.
Questo ha portato l’inutilizzabilità della Postepay nei profili di e-commerce che non sono compatibili con questo sistema, per una questione leegata alla sicurezza web, una condizione necessaria decisa non da Poste Italiane in modo univoco ma anche dai vari circuiti Visa e Mastercard che sono utilizzati da questi prodotti.
Nel corso del 2023 è cambiato anche il “canone annuo” relativo alla versione Evolution che è la più comune in Italia come utilizzo: per far fronte alle spese aggiuntive il canone annuo della PostePay Evolution è di 15 euro, aumentato quindi di 3 euro rispetto al 2022.