Le monete fanno parte della tradizione collezionistica del nostro paese come poche altre cose, condizione condivisa ovviamente anche da altre nazioni europee, soprattutto per quelle che da anni hanno deciso di utilizzare l’euro, quindi una valuta unificata e comunitaria condivisa da varie nazioni. Moltissime monete che hanno fatto parte del nostro paese per decadi intere sono quindi divenute dei pezzi da collezione veri e propri, in particolare come le monete coniate l’epoca del boom economico, ad esempio questa particolare moneta del 1963.
Molte emissioni dell’epoca sono state infatti ampiamente utilizzate fino alla dismissione della lira, nel 2002.
Di qualche emissione si tratta?
Trova questa moneta del 1953: ecco il valore, è altissimo!
Un esempio è costituito dalla valuta da 50 lire, conosciuta come Vulcano, nella maggior parte dei casi. E’ stata una moneta che ha avuto corso di validità per praticamente mezzo secolo, o quasi, in quanto impiegata con grande regolarità fin dagli anni 50, e seppure non prodotta in questa versione dal 1989, è rimasta la variante più comune.
Nota come Vulcano 1° tipo per differenziarla dalla 2° tipo, molto più piccola (e per questo poco apprezzata anche dai collezionisti, a causa delle dimensioni eccessivamente ridotte), la 50 lire di questa tipologia corrisponde al primo corso delle monete del periodo del boom economico che ha seguito l’immediato secondo dopoguerra. Le 50 lire sono state coniate dal 1954 al 1989, ma esistono anche versioni di questa moneta sviluppate dalla zecca in fase di prova, dal 1950 al 1953, prima della produzione della moneta su vasta scala che è iniziata l’anno successivo.
Tutte le 50 lire Vulcano sono state concepite in una lega chiamata Acmonital composta da ferro, cromo e nichel, risultando quindi resistente e duttile, come facile da immaginare le varie versioni di prova sono parecchio più rare e ricercate di quelle successive, che ancora oggi sono estremamenete diffuse.
Una variante prova di questa moneta da 50 lire del 1953 è sensibilmente diversa dalle 50 lire coniate negli anni successivi, pur avendo già l’aspetto tipico e riconoscibile, con il dio Vulcano posizionato di spalle mentre utilizza un martello sulla propria incudine, l’altro lato è dominato dalla presenza di una testa femminile di profilo, con la dicitura della Repubblica Italiana.
La 50 lire di prova del 1953 è classificata con il grado di rarità più alto in assoluto, pari a R4, in quanto la zecca ai tempi ne ha coniato pochissime unità, che si distinguono per la scritta Prova in Acmontial e dal bordo interno perlinato.
Può essere considerata una delle monete più rare della storia recente della lira, con un esemplare di questo tipo del 1953 che anni fa è stato venduto per 11.800 euro.