Il mutuo risulta essere la principale tipologia di operazione finanziaria che permette alla maggioranza delle persone di acquistare un bene sufficientemente “costoso”, come un immobile. Il mutuo è formalmente una forma di richiesta di denaro che viene ottenuto attraverso un intermediario ed un istituto di credito, attraverso questa figura da garante, una sorta di prestito da corrispondere con il tempo che passa attraverso i tassi sui mutui che non sono mai sempre gli stessi ma al contrario tendono ad essere influenzati da vari fattori, come è risultato evidente nel corso dei mesi.
Nel corso delle prossime settimane e mesi i tassi sui mutui potrebbero essere qualcosa di molto più complicato da corrispondere.
Vediamo perchè.
Tassi dei mutui in aumento: cosa sta succedendo?
Per dirla banalmente i tassi sui mutui corrispondono a forme di interessi ed imposte che sono gradualmente aumentati e diminuiti dalle unità sovranazionali come l’Unione Europea attraverso la BCE, nel corso della prima metà del 2022 era già stato portato avanti un aumento fino ad oltre i 4% rispetto alla media recente.
Aumentare i tassi sui mutui risulta essere una delle principali tipologie da parte delle nazioni e dell’Unione Europea per riequilibrare la capacità di spesa generale e per corrispondere alla riduzione dei parametri dell’inflazione. Questo porta ad un rialzo sostenibile che in alcuni casi, su un mutuo che ad esempio costava 450 euro al mese, nei prossimi mesi può costare oltre 700 euro, quindi un aumento per molti difficile da digerire che per altri diventa insostenibile.
Ovviamente si può scegliere di rimodulare o allungare il mutuo, operazione che porterà a però in molti casi a subire un ulteriore aumento. Chi ha aperto un mutuo può però scegliere di modificare i termini del contratto di mutuo attraverso la surroga senza far aumentare l’importo finale, questa tipologia di operazione è possibile dall’adozione della Legge Bersani dal 2007.
I tassi ritorneranno ad essere più bassi? Sicuramente si, secondo molti analisti il picco che vedrà il tasso medio sui mutui superare il 5 % dovrebbe verificarsi in queste settimane con il picco tra la fine di agosto e settembre, poi dovrebbe concretizzarsi un calo non così evidente intorno all’inizio del 2024, mentre è previsto un graduale ritorno a percentuali intorno al 3 % con l’inizio del 2025, insomma non è una situazione facilissima per molti.
Grazie ai vari strumenti online e le possibilità di passare ad un altro metodo di mutuo più conveniente è comunque possibile modificare la propria forma di pagmento e di contratto senza per questo incorrere in penali.