In Argentina, il calcio è più di un semplice sport; è una vera e propria passione che unisce famiglie, amici e intere comunità. Tra le diverse innovazioni e tattiche di gioco che rendono unico il calcio argentino, uno dei concetti più affascinanti è il “doble cinco”. Questo approccio strategico, pur essendo poco conosciuto in Europa, rappresenta un fondamentale elemento nel gioco di molte squadre locali. Comprendere il “doble cinco” offre spunti interessanti non solo sulla cultura calcistica argentina, ma anche sulle differenze con gli schemi di gioco prevalentemente adottati nel calcio europeo.
Il termine “doble cinco” si riferisce a una formazione che impiega due centrocampisti difensivi, i quali lavorano parallelamente per proteggere la difesa e supportare le transizioni offensive. Nella maggior parte delle squadre europee, è più comune vedere un solo centrocampista con un compito di interdizione, mentre l’altro è spesso un regista offensivo. In Argentina, invece, si è visto che la presenza di due mediano consente una maggiore copertura del campo e una protezione più efficace contro le ripartenze avversarie. Questo approccio è particolarmente utile nei tornei locali, dove la velocità e l’imprevedibilità delle squadre possono mettere in difficoltà le difese meno attrezzate.
La storia del “doble cinco” e la sua evoluzione
L’origine del “doble cinco” può essere ricondotta ai primi anni del calcio argentino, quando le formazioni tendevano ad essere più fluide e meno rigidamente strutturate rispetto a quelle europee. Negli anni, molte squadre hanno adottato questo schema per sfruttare al meglio le qualità dei loro giocatori. Nel corso degli anni ’90 e 2000, squadre come il Boca Juniors e il River Plate hanno fatto proprio il concetto, integrando talenti locali con atleti di caratura internazionale. Le nuove generazioni di giocatori argentini, cresciuti con questo stile, hanno portato il “doble cinco” anche all’estero, contribuendo a diffondere l’idea al di fuori dei confini nazionali.
L’importanza di avere due centrocampisti centrali permette di avere un maggiore controllo della palla a centrocampo. Una delle squadre che ha saputo sfruttare questo metodo in modo eccellente è il Newell’s Old Boys, noto per il suo approccio tattico aggressivo. L’accento posto sulla pressione alta e la capacità di chiudere gli spazi hanno permesso alla squadra di contrastare gli avversari, sfruttando al meglio le caratteristiche di giocatori dalle doti difensive ma anche capaci di imbastire azioni pericolose.
Il “doble cinco” nel calcio moderno
Oggi il “doble cinco” trova applicazione non solo in Argentina, ma anche nel panorama internazionale. Con l’aumento dell’attenzione dedicata alla tattica e alla strategia, molte squadre europee stanno iniziando ad adottare elementi di questo approccio, anche se in forme adattate. Durante le competizioni europee, occasioni in cui le squadre si incontrano in partite ad eliminazione diretta rivelano che, in alcune situazioni, avere una doppia opzione nel centrocampo può rivelarsi vantaggioso. La flessibilità tattica offerta da un “doble cinco” permette alle squadre di rispondere meglio a vari schemi d’attacco avversari.
Tuttavia, l’adozione del “doble cinco” all’interno delle competizioni europee incontra ostacoli culturali e stilistici. La mentalità del “tiki-taka”, ad esempio, privilegia il possesso palla e il passaggio corto, richiedendo un tipo di centrocampista diverso, principalmente focalizzato sulla costruzione del gioco. La cultura calcistica europea, storicamente più legata a un gioco di movimento e velocità sulle fasce, può rendere difficile l’integrazione completa del “doble cinco” in un contesto competitivo europeo.
I benefici e le sfide del “doble cinco”
I vantaggi di utilizzare questo sistema possono tradursi in una difesa più solida, con le due figure centrali che possono coprire ampie zone del campo e anticipare le manovre avversarie. La capacità di uno dei due centrocampisti di alzarsi in attacco, mentre l’altro rimane in copertura, offre anche una dimensione di imprevedibilità importante. La sinergia tra i due giocatori crea opportunità per facilitare chirurgicamente il passaggio ad attaccanti e ali, aggiungendo una profondità che può disorientare le difese avversarie.
Tuttavia, l’utilizzo di due centrocampisti difensivi comporta anche dei rischi. Se i due giocatori non comunicano efficacemente, o se uno dei due è meno disciplinato, si rischia di lasciare spazi scoperti per le incursioni avversarie. Inoltre, in determinati momenti di partita, una gestione oculata della risorsa umana è cruciale, poiché l’accumulo di giocatori in una sola zona del campo può condurre alla perdita di struttura e equilibrio.
In conclusione, il “doble cinco” rappresenta una delle tante sfumature del calcio argentino, un approccio che non trova eguale nelle tradizioni calcistiche europee. Comprendere il valore di questa strategia non solo aiuta a capire meglio il calcio argentino, ma arricchisce anche le conversazioni tattiche nel mondo del calcio moderno. Con una crescente interconnessione tra stili e filosofie di gioco, il “doble cinco” potrebbe benissimo diventare un elemento di studio anche in contesti europei, contribuendo a una maggiore diversità di approcci e a una rivalutazione delle strategie di centrocampo.