Quanto costa veramente un gratta e Vinci? Ecco la risposta

Il Gratta e Vinci è quel marchio che identifica tutte le lotterie nazionali ad estrazione istantanea che sono regolamentate dall’Agenzia delle Dogane; esse vengono realizzate con la vendita di biglietti su cui è presente una combinazione di numeri o di simboli, nascosta da una patina asportabile.

La modalità di gioco richiede di asportare questa patina grattandola con una monetina per scoprire la combinazione di numeri o di simboli nascosta sotto. La combinazione risulta vincente se risponde a quanto è previsto dalle regole del gioco che sono sempre riportate sul biglietto stesso: in alto o sul retro.

Si tratta, quindi, di un gioco molto semplice e divertente che permette di vincere dei premi in denaro. I biglietti si differenziano per il prezzo, per la grafica ma anche per le meccaniche di gioco e per i premi massimi che si possono vincere. Essi si possono acquistare nei bar, nelle tabaccherie, nelle edicole, negli autogrill e anche presso tutti i rivenditori autorizzati che espongono questo marchio distintivo.

Tra tutti i biglietti Gratta e Vinci che esistono, la famiglia più nota è senza ombra di dubbio quella dei Miliardari. Il primo biglietto di questa famiglia il “Miliardario” da 5 euro venne lanciato quasi vent’anni fa, nel 2004, e la sua meccanica di gioco davvero piuttosto semplice riscosse talmente tanto successo che negli anni successivi vennero lanciati anche le proposte da 10 euro e 20 euro fino ad arrivare alla proposta da 2 euro con i Simboli del Miliardario.

Ma a quanto ammonta la tassazione sulle vincite?

Ad incassare, purtroppo, non è soltanto chi vince, ma è anche lo Stato che grazie alle lotterie e ai Gratta e Vinci, finanzia le proprie spese. La normativa a questo proposito è cambiata parecchio nel corso degli anni ma quella in vigore adesso è la Legge n. 160 del 27 dicembre 2019.

Dal 1° marzo del 2020, il prelievo applicato alle vincite che superano i 500 euro è del 20%. Al di sotto di questa somma, le vincite sono esentate dalla tassa. Tale detrazione si pratica però soltanto alla parte eccedente la somma di 500 euro. Per esempio, infatti, con un Gratta e Vinci da 1 euro si possono la bellezza di 10.000 euro ma questa vincita al netto delle tasse è di 8.100 euro.