Prelievi al Bancomat bloccati: ecco cosa fare immediatamente

bancomat bloccati, al giorno d’oggi, rappresentano un problema serio e diffuso, è inutile negarlo. Ormai c’è chi non utilizza più i contanti per effettuare i pagamenti, per cui avere la carta bloccata potrebbe rappresentare un vero e proprio disagio per nulla indifferente. Ed è per tale ragione che è scoppiato il caos soli pochi giorni fa, quando sono stati segnalati dei disservizi per i bancomat di tutte le regioni d’Italia.

Da Milano a Palermo, passando ovviamente anche per la Capitale, è stato impossibile pagare all’interno dei negozi con il pos ed effettuare dei prelievi e la gente si è vista costretta ad abbandonare tutti gli acquisti. Sono tanti gli utenti che non hanno perso tempo, segnalando subito il problema da Nord a Sud dello Stivale e poi dopo è stata rilevata anche una nuova impennata di segnalazioni dei disservizi per quel che riguarda varie banche.

Sempre sullo stesso portale sono poi arrivati diversi messaggi che riguardano dei problemi sul circuito Visa ma in generale proprio sono tutti gli istituti bancari esistenti. Ma non è affatto finita qui in quanto 300 persone hanno segnalato diversi problemi ai bancomat tra le ore 11 e le ore 12 di quella giornata e il disagio ha riguardato non soltanto i problemi di pagamento nei negozi, ma anche nei prelievi agli sportelli stessi, quindi non avevano da parte neanche una banconota.

Ma quali sono state le cause di questo blocco?

Inizialmente si era pensato ad un cyberattacco, ma la polizia postale che si è occupata della questione e che ha confermato il ripristino dei bancomat e dei pos, ha spiegato che non si trattava di un attacco hacker. La polizia locale ha perfino precisato di essere stata allertata sin da subito e che non ha avuto evidenze o prove di un attacco informatico.

Comunque sia, per fortuna quelli che non possiedono del denaro contante di sono visti risolvere il problema solo dopo pochi minuti e c’è stato esclusivamente un totale di circa trenta minuti di disservizio. E’ stato poi dopo confermato che si è trattato di un “semplice” malfunzionamento tecnico che era dovuto ad un problema del fornitore Ibm.