Hai le 500 Lire bimetalliche nel cassetto? Ecco il valore odierno

Se sei curioso di conoscere tutto riguardo alle monete da 500 lire bimetalliche Italiane allora vi trovate proprio nel posto giusto. In questo articolo di oggi, infatti, cercheremo di descrivere tutto ciò che c’è da sapere su queste monete da 500 lire che molti di noi ricordano con estrema nostalgia e parleremo, inoltre, anche del valore che assumono.

Tutti coloro che hanno dai 28 anni in su noi si ricorderanno sicuramente di aver avuto fra le mani le 500 lire bimetalliche, ma soltanto in pochi sanno che questa moneta ha portato varie innovazioni nel modo di coniare monete. Innanzitutto, quando essa è stata emessa nell’anno 1982 la moneta da 500 lire era la prima moneta bimetallica mai coniata fino ad allora, grazie ad una tecnologia che è stata messa a punto dalla Zecca italiana e che poi si è diffusa anche in altri paesi.

Possiamo quindi vantare un assoluto primato mondiale che ha rivoluzionato tutto il processo di produzione della moneta, ormai decisamente più difficile da imitare. Questo nuovo metodo è stato ideato da Nicola Ielpo e venne studiato per contrastare la falsificazione delle monete, almeno per quanto riguarda quelle con il valore facciale più alto.

Inoltre, la bellissima moneta da 500 lire bimetallica è anche stata la prima moneta a riportare, sull’anello esterno, il valore di L.500 in caratteri Braille al fine di facilitarne l’uso alle persone non vedenti. Un altro primato decisamente importante è quello della firma femminile in quanto per la prima volta nella storia della Numismatica italiana, è proprio una donna l’autrice di queste incisioni.

In che materiale è stata realizzata questa moneta?

L’anello esterno delle monete da 500 lire bimetalliche è una lega che è composta da ferro, cromo e nichel, anche con piccole percentuali di molibdeno e di vanadio, che prendono il nome di Acmonital. Questo termine indica l’abbreviazione di “acciaio monetario italiano” ed è stato impiegato per coniare tante monete.

Oltre che per le 500 lire bimetalliche infatti, questo materiale venne usato per le 50 lire e per le 100 lire della Repubblica Italiana, alcune monete da 20 e da 50 centesimi di lire. Comunque sia per rispondere alla domanda iniziale c’è da dire che questa moneta non assume chissà quale importante valore e infatti al massimo può valere dai 3 ai 4 euro ognuna.