Cerca questa moneta da 50 cent e sei ricco sfondato: FOTO

Da ormai più di una ventina d’anni, gli italiani così tutti gli altri cittadini europei, hanno dovuto adattarsi a quella che è ormai diventata la valuta comunitaria europea e che ha preso il nome di “euro” già diversi anni prima della sua ufficializzazione. Infatti, anche se solo a partire dall’anno 2002, l’euro ha sostituto effettivamente la lira, soltanto dopo alcuni mesi di utilizzo, si è affermata in maniera definitiva, con le sue monete e le sue banconote che hanno preso completamente il posto di quelle precedenti.

Con l’arrivo dell’euro, gli italiani, si sono dovuti forzatamente abituare al nuovo concetto di centesimi ed oggi i 50 centesimi di euro corrispondono infatti ad un taglio tra i più comuni ed utilizzati oltre che tra quelli più “tollerati”, ma nella lunga storia che riguarda la lira italiana sono stati realizzati altri esemplari dello stesso valore che possono arricchire davvero i fortunati possessori.

Quali sono i 50 centesimi di maggiore valore?

I 50 centesimi di lira corrispondono ad un formato monetario prolifico di tutta la storia cronologica del Regno d’Italia. Essi, rispetto agli odierni 50 centesimi, erano dotati di un grandissimo potere d’acquisto cosa che li faceva risultare particolarmente evidenti unito al fatto che in molti casi erano realizzati in argento o in oro.

Tra le prime monete che sono state create dal Regno d’Italia figurano le 50 centesimi di lira conosciute come “stemma” dato che riportano lo stemma di casa Savoia e il volto del Re Vittorio Emanuele II. Tali monete sono state coniate presso le diverse zecche disposte nelle città della penisola, dal 1861 al 1863 ed erano distinguibili dall’anno riportato e dalla presenza delle iniziali della città di provenienza.

Un esemplare datato 1863, creato nelle città di Milano o Torino, assume oggi un valore che va dai circa 60 euro fino a 1500 euro a seconda delle condizioni in cui si trova. Un esemplare del 1862, vale invece un po’ di più, dato che il suo valore oscilla tra i 150 ed i 5000 euro. Ad ogni modo, però, gli esemplari più rari però restano quelli del 1861, specialmente quelli coniati a Torino che sono riconoscibili per la presenza di una T e di una B inclusa in uno scudetto, cosa che li porta ad una cifra di quasi 100 mila euro.