Se hai i due euro del 2004 del Belgio sei ricco: ecco quanto valgono

Le monete di due euro belghe sono quelle monete che sono state coniate dal Regno del Belgio e che sono entrate in circolazione il 1º gennaio dell’ormai lontano 2002, ovvero nel momento in cui la vecchia valuta nazionale del Belgio è stato sostituito dall’attuale euro secondo un rapporto di cambio di 40,3399 a 1.

La 1ª serie di queste monete è quella di Re Alberto degli anni 1999-2006. Al dritto di questa moneta troviamo raffigurato il ritratto del Re Alberto II del Belgio, volto verso sinistra, invece nella parte esterna vi sono le 12 stelle a 5 punte che sono il simbolo indiscusso dell’Unione Europea, con il millesimo di conio e il monogramma del sovrano. Al Verso troviamo invece la faccia comune di tutte e monete in Euro, con la scritta “2 euro” e i confini dell’Unione.

Il contorno della moneta è di tipo zigrinato e contiene sei “2” con dodici stelle a cinque punte; presenta un diametro di 25,75 mm ed uno spessore di 2,20 mm per un peso di 8,5 grammi. Si tratta di una moneta bimetallica con la corona in materiale rame-nickel ed il centro in nickel-ottone.

La 2ª serie di queste monete presenta invece una nuova faccia comune e risale all’anno 2007. Al dritto troviamo è presente il ritratto del Re Alberto II del Belgio, volto verso sinistra e invece nella parte esterna sono presenti le 12 stelle a 5 punte, simbolo dell’Unione Europea. Al Verso della nuova faccia delle monete in Euro si nota la scritta “2 euro” insieme ai confini dell’Europa, allargati includendo i nuovi stati aderenti.

La 3ª serie, infine, vede un disegno completamente nuovo e risale agli anni 2008-2013. Sul lato del Dritto della moneta c’è sempre il ritratto del Re volto a sinistra, con a destra il monogramma e la scritta “BE”, scritta che sta ad indicare la nazione emittente. In basso abbiamo, invece, il millesimo di conio racchiuso tra il segno di zecca e del direttore mentre nella parte esterna ci sono le 12 stelle a 5 punte.

Le modifiche con il disegno originale sono state effettuate per rispondere alle richieste della Commissione europea che aveva raccomandato a tutti i costi la presenza del nome dello stato emittente. Al Verso questa faccia comune delle monete presenta i confini dell’Europa, includendo nuovi stati aderenti all’Unione che ricadono su sfondo a sei linee verticali.