Hai la banconota con Caravaggio? Ecco il valore odierno, incredibile

La storia della lire è una storia colma di tanti esemplari di monete e di banconote caratterizzati da un immenso valore storico e politico e ci sono alcuni esemplari che oggi valgono un vero tesoro per via della loro rarità che è dovuta ad errori di conio o alla quantità di esemplari messi in commercio. Questo è ad esempio lo specifico caso delle 100 mila lire Caravaggio, che in alcuni esemplari possono anche arrivare a valere una grandissima fortuna e far diventare ricco chi le possiede.

Prima di tutto ciò va però ricordato che l’ultima emissione di questa banconota da 100 mila lire nota come Caravaggio, dato il ritratto del celebre artista del Cinquecento, è stata realizzata a partire dall’anno 1983 fino al 1993, e successivamente in una versione diversa dal punto di vista grafico, dal 1994 al 1998.

Dunque, nell’anno 1983 il Governo Craxi decise di rinnovare tutta una gran parte di banconote italiane e tra queste vi erano anche le 100 mila lire che da allora rappresentavano il grandissimo Caravaggio sulla destra della banconota, una figura visibile anche controluce sopra la filigrana. Sul retro era invece presente una parte del suo dipinto dal nome “Canestro di Frutta”, che si trova oggi esposto presso la Pinacoteca Ambrosiana, nella città di Milano.

Nel 1994 fu realizzato una specie di restyling con delle piccole differenze al fine di aumentare la sicurezza della banconota stessa, dato che veniva spesso contraffatta con una certa facilità e quindi la seconda serie presentava una colorazione diversa con delle tonalità più accese.

Qual è il loro valore attuale di questa banconota?

Per queste banconote incide moltissimo lo stato di conservazione, che può far lievitare tantissimo il valore di un esemplare ma quelle della prima serie, ad esempio, sono più rare anche se c’è da dire che entrambe possono avere un valore che parte da 10 euro ai 150, se si trova in condizioni Fior di Stampa, cioè quando una banconota non è mai circolata e non ha nessun segno di circolazione.

Come per tutte le lire cartacee, se il loro numero di serie inizia per la lettera “X”, allora significa che ci troviamo di fronte ad una banconota sostituiva e più rara: se dovessimo trovare nei vecchi cassetti una serie sostitutiva che presenta un seriale particolare, formato da numerose cifre uguali o da quelle consecutive, ecco che il valore può superare i 400 euro.