Il Decreto del Presidente del Consiglio del 9 marzo determina lo stop a tutte le attività sportive in ambito italiano, lo stop forzato ai campionati, in attesa di capire che si potrà fare più avanti. Per il momento le competizioni europee sono salvaguardate, a porte chiuse, ma visti i continui aggiornamenti in tutta Europa, ormai, rispetto al Covid-19 non è detto che si potranno continuare.
Cosa cambia per le squadre
Per chi sta giocando ancora in Europa gli allenamenti saranno finalizzati agli impegni previsti, per le altre squadre sarà quasi un lungo ritiro. Con tante regole da rispettare. Gli allenamenti si modificheranno: ci saranno più possibile lavori con gruppi suddivisi e composti da meno individui. Magari ci saranno allenamenti con orari differenziati. I calciatori saranno chiamati ad uno stile di vita in linea con le precauzioni per tutti i cittadini. Limitando sempre di più e ancor di più i contatti con esterni.
Molto probabile che si punti a limitare il più possibile il lavoro di gruppi ’folti’, dando così indicazione di suddividere la squadra in sottogruppi meno numerosi o di programmare raduni al campo di allenamento con una scaletta di orari differenziati. Anche i calciatori siano chiamati a uno stile di vita e a un approccio al lavoro giornaliero, con l’obiettivo di correre meno rischi possibile.
Nelle prossime due settimane più che sulla tattica si lavorerà sulla condizione atletica.Prima, sullo scarico della stanchezza accumulata nelle scorse settimane di campionato, poi sul recupero della condizione.