Se hai questa età puoi avere un mutuo agevolato: ecco quale

Acquistare una casa è un passo davvero molto importante per la propria indipendenza, ma è spesso difficile ottenere un mutuo se si è giovani e non si ha ancora un lavoro stabile e duraturo. Da quest’anno, però, accedendo al Fondo di Garanzia Mutui per giovani, si potrà ottenere in modo estremamente semplice. In Italia, secondo una ricerca che è stata pubblicata nel 2020, quasi il 92% degli italiani ha una casa di sua proprietà, ma tra i giovani sotto i 36 anni la percentuale scende fino al 6%.

In questo dato si possono leggere tantissime realtà, tra le cui principali sono quelle della difficoltà stessa ad ottenere un mutuo. Per poterti aiutare a superare tali ostacoli, lo Stato, con il Decreto Sostegni bis, ha ampliato le agevolazioni, favorendo in particolar modo i giovani che non hanno ancora compiuto i 36 anni. La novità più importante è quella che riguarda però l’aumento della garanzia statale sul mutuo per la prima casa, che può arrivare a toccare l’80% dell’importo finanziato, per i mutui fino ai 250.000 euro.

L’agevolazione riguarda nello specifico tutti i mutui ipotecari per il solo acquisto, insieme all’accollo da frazionamento ovvero per l’acquisto con gli interventi di ristrutturazione ed accrescimento dell’efficienza energetica, dell’immobile scelto personalmente sul territorio nazionale. La garanzia può arrivare fino all’80% soltanto se la banca concede un mutuo d’importo che supera l’80% rispetto al prezzo d’acquisto dell’immobile.

L’ISEE è un documento che consiste maggiormente nella somma dei redditi, degli investimenti e delle proprietà del nucleo familiare di cui fai parte. Esso può essere rilasciato ufficialmente dall’INPS, dal CAF e dai centri di assistenza fiscale. Se l’ISEE è superiore ai 40mila euro annui, si può accedere comunque al Fondo, con la garanzia che arriva fino al 50%.

Si può inoltre accedere al Fondo di Garanzia sui mutui se non si possiede altro immobile ad uso abitativo, salvo il caso in cui abbia acquisito la proprietà in un’eventuale successione di causa morte, anche in comunione con un altro successore, e che magari l’immobile sia stato ceduto in uso a titolo gratuito.