Hai i due euro con il libro? Ecco quanto valgono al giorno d’oggi

Le monete da 2 euro sono uno degli 8 tagli di monete in euro. Si tratta di una moneta bimetallica il cui interno è realizzato in materiale nichel ed è rivestito con una lega di nichel-ottone mentre l’esterno è costituito da una lega di rame-nichel. La moneta da 2 euro presenta un diametro di 25,75 mm, uno spessore di 2,20 mm e un peso di 8,50 g e il bordo è finemente rigato con delle lettere.

Tutte le monete presentano allo stesso modo una faccia comune che in gergo viene chiamata rovescio ed una specifica per ogni nazione che prende il nome di dritto. Sul lato del rovescio che è opera dell’artista Luc Luycx, è presente a sinistra il valore della moneta e invece sulla destra c’è un disegno che raffigura la mappa dell’Europa attraversata da 6 linee uniscono le 12 stelle simbolo dell’unità dell’Unione Europea. Le monete da 2 euro presentano anche delle lettere e dei simboli ben specifici diverse per ogni nazione sul loro bordo. Inoltre sono stati emessi anche parecchi tipi di 2 euro commemorativi.

Oggi, però, in questo nostro articolo ci occuperemo dello specifico della moneta da due euro che presenta l’immagine di un libro ed iniziamo proprio dalla sua descrizione. Al centro della moneta è presente il trattato che è firmato dai sei Stati membri fondatori su uno sfondo che vuole evocare la pavimentazione che è stata disegnata dal grandissimo e magnifico artista Michelangelo, della Piazza del Campidoglio a Roma, luogo in cui il trattato venne firmato il 25 marzo del 1957.

La traduzione della parola «Europa» compare proprio al di sopra del libro mentre la traduzione delle parole «Trattato di Roma 50 anni» è incisa al di sopra di questo disegno. L’anno 2007 e il nome del paese emittente di tale moneta sono invece incisi sotto quello stesso disegno. Sull’anello esterno della moneta sono raffigurate le 12 stelle della bandiera Europea di cui parlavamo prima.

I tre microstati che hanno aderito all’euro grazie a degli accordi speciali (Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano) non hanno però coniato questa moneta, non essendo di fatto delle nazioni appartenenti all’Unione europea. Di contro però c’è da dire che alcuni stati membri che non hanno (o che non avevano) ancora aderito alla moneta unica, come ad esempio Cipro e Ungheria, hanno partecipato al programma di emissione, coniando nelle loro valute locali simili a questa.