Prelievi al Bancomat: ecco cosa cambierà nei prossimi mesi

Tra le tante operazioni che sono a disposizione di un cliente di una banca, figura in primo luogo la possibilità di prelevare del denaro contante dal proprio conto corrente direttamente allo sportello bancario o presso i vari sporteli ATM cioè i bancomat. Il prelievo bancomat di denaro contante dal proprio conto corrente è un’operazione lecita che non comporta nessuna responsabilità a livello civile o penale che sia, né tantomeno può portare ad indagini o addirittura denunce da parte degli organi giudiziari.

Prelievi al Bancomat

Tuttavia, dal momento che il contante è comunque un mezzo di pagamento non tracciabile, a differenza, ad esempio, dei bancomat, delle carte di credito e gli assegni, lo stesso viene associato alla diffusione dell’economia sommersa o addirittura a delle attività criminali, che vengono condotte da organizzazioni mafiose o terroristiche, nonché al riciclaggio di denaro.

Per tale ragione esistono particolari limiti al prelievo di denaro che sono imposti dalle banche e dalla stessa normativa in materia di antiriciclaggio. Quindi, se da una parte le banche inseriscono tutta una serie di tetti ai prelievi (che siano giornalieri o mensili) nei contratti di apertura dei vari conti correnti, l’attività di contrasto al riciclaggio prevede comunque l’obbligo, in capo agli istituti stessi, di andare a segnalare all’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) tutte le operazioni che sono ritenute sospette o che stanno eccedono i stabiliti limiti mensili.

Partiamo innanzitutto dal presupposto che non bisogna confondere il limite di pagamento in contanti con il limite dei prelevamenti di contante da parte degli istituti bancari. Per quel che riguarda il limite all’uso dei contanti la recente normativa prevede che la soglia è stata leggermente innalzata a 5.000 euro. Pertanto per acquistare un qualsiasi bene o un servizio non è possibile effettuare dei pagamenti in contanti sopra la soglia di 4.999,99 euro, anche per delle operazioni di pagamento frazionate.

Parlando, invece, di segnalazioni di operazioni sospette, esse vengono quando sanno, sospettano oppure hanno dei motivi ragionevoli per pensare che siano in corso delle operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi provengano da attività criminosa ed illecite.