Tutti conosciamo il famosissimo Braccio di Ferro e sappiamo che mangiava spinaci ogni giorno per rinforzare i suoi muscoli. Non si tratta affatto di un sciocchezza ma è la pura realtà e in più non è neanche l’unica nota positiva di questo prezioso alimento. Forse non ne siete a conoscenza, ma questa verdura, se viene assunta con regolarità, aiuta perfino a migliorare la memoria.
Consumare soltanto una porzione giornaliera di spinaci o comunque di qualsiasi tipo di foglia verde, in realtà, può aiutare a rallentare tutto il processo di declino cognitivo associato all’età, secondo un nuovo studio condotto di recente. Qual è il motivo? La risposta è: la vitamina K. Un gruppo di ricercatori della città di Chicago, analizzando le diete e le funzioni mentali di ben 954 anziani nel corso di cinque anni, ha trovato che tutti coloro che avevano ingerito più verdura nella dieta erano anche più forti mentalmente.
I ricercatori hanno monitorato tutte le diete dei partecipanti, la cui età media era di 81 anni, per una media di circa cinque anni. E’ stato praticamente scoperto che le persone che hanno mangiato una o due porzioni al giorno di verdure a foglia verde avevano le stesse identiche capacità cognitive delle persone di 11 anni più giovani che non avevano mai assunto verdure a foglia verde.
Oltre agli spinaci, infatti, ci sono anche delle verdure come i cavoli e le bietole che potrebbero anche essere efficace nel rallentare il processo di invecchiamento del cervello. Degli ulteriori studi svolti precedentemente hanno trovato che sia il folato che il beta-carotene sono dei veri e propri stimolatori per il nostro cervello, ma questo studio è il primo a valutare tutti i benefici della vitamina K.
Non esiste nessun altro studio che ha esaminato la vitamina K in relazione a questo mutamento delle capacità cognitive nel corso del tempo e solo un certo numero limitato di studi condotti ha trovato qualche associazione con la luteina. Dal momento che questo declino della capacità cognitiva è rilevante per serie malattie come l’Alzheimer e la demenza senile, l’aumento del consumo di verdure a foglia verde potrebbe offrire un modo del tutto nuovo, molto semplice, conveniente e soprattutto non invasivo per riuscire a proteggere il cervello.